La lesione della cuffia dei rotatori, diagnosi, sintomi e soccorso

cuffia dei rotatori

Lesione della cuffia dei rotatori

 

Come eseguire una diagnosi accurata?
Dei movimenti frequenti nella zona in cui si trova il muscolo sopraspinato, possono causare, nel  corso del tempo, degenerazione del muscolo o un’infiammazione dell’area. Questa lesione interessa principalmente l’area del trochite, cioè il luogo dove il tendine si distanzia di circa un centimetro dall’inserzione sull’omero.

A lungo andare l’afflusso di sangue al tendine diminuisce facendolo diventare delicato e molto meno elastico. Tra i 60 e i 120 gradi lo spazio tra la testa omerale e l’acromion si riduce, facendo in modo che arrivi meno sangue al tendine, e ostruendo in parte i vasi sanguigni. In questo caso il rischio di lesione è maggiore.

Le persone che non praticano sport presentano un aumento alla cifosi dorsale, e ciò porta a sottoporre la cuffia dei rotatori a tensioni estremamente eccessive.

Le persone sportive, invece, presentano tali lesioni nel caso in cui pratichino sport con frequenza di movimenti ripetiti, quale ad esempio il nuoto.

Soprattutto negli anziani è presente la sindrome da conflitto: (l’indebolimento dei tendini  porta all’instabilità della spalla facendo risalire verso l’alto la testa omerale) è causata dalla mancanza di elasticità e da una non totale calcificazione dei tendini con l’aggiunzione di piccole sporgenze ossee nella superficie subacromiale.

La lesione dei tendini dei muscoli della cuffia dei rotatori può essere causata da un trauma, ossia una caduta sulla spalla. L’impatto può essere talmente forte da lesionare i tendini. Spesso la lesione può essere accompagnata dalla rottura dei capillari che riempiendo i tendini di sangue li fanno gonfiare causando dolori molto forti.

Anche la borsite sub-acromiale può portare dolori alla spalla. Quando questa borsa si infiamma vengono pressate le struttre tendinee nello spazio sotto-acromiale.

I dolori dopo la lesione possono continuare a persistere per mesi.

Affinchè la diagnosi sia perfettamente corretta, occorre però consultare sempre un medico ed eseguire una  risonanza magnetica o una radiografia. L’ecografia può anche essere uno strumento efficace per arrivare ad una diagnosi.

 

Quali sono i sintomi?

Il dolore nella zona è il principale sintomo, e spesso matura durante il sonno notturno. Può anche presentarsi un’insufficienza della forza durante alcuni movimenti, maggiormente durante quelli della vita quotidiana che in casi normali reputiamo semplici.

 

Come comportarsi?

Primo soccorso!!

Se il dolore persiste al inzio si deve applicare del ghiaccio più o meno 3 volte al giorno per circa 20 minuti o poco più e ovviamente consultare un medico. Se dopo qualche giorno il dolore si riduce è meglio passare agli impacchi di acqua calda.